- by Manuel Spinella
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in L’intervista
Il presente al Cures e il bilancio della prima stagione, soddisfazioni per Calzetta: "Fino alla fine"
La carriera
La scintilla non scattata con il calcio a 11 e i buoni risultati ottenuti nel calcio a 5 hanno fatto sì che, fin dagli inizi, il parquet e i palazzetti diventassero la seconda casa di Marco Calzetta. Il filo invisibile che lo lega al futsal, infatti, non si è mai interrotto e continua ad accompagnarlo ancora oggi nella sua terza stagione tra i professionisti. Arrivato al Cures, squadra che milita nel campionato di C2, ad agosto 2021, Calzetta registra nel suo palmares l’esperienza con il Casal Torraccia e anche una chiamata in Nazionale all’età di 17 anni. Intrigato dal progetto e dal roster a disposizione, la scelta di accettare l’offerta del Cures, seppur in prestito, si è rivelata piuttosto semplice: “Vado d’accordo con tutti: con il presidente, sempre primo ad arrivare al palazzetto, così come con il mister e con i compagni. Alcuni li conoscevo già dai tempi del Casal Torraccio”.
Stagione in corso
“Sapevamo di poter raggiungere la vetta e lo stiamo facendo, adesso bisogna tenere duro fino alla fine”, così Calzetta si pronuncia sulla stagione e sulle consapevolezze di una squadra che al momento domina la classifica del girone D di C2, con tanto di 38 punti e 5 di vantaggio sull’Epiro. A 8 giornate dalla fine, conclude: “Non mi sono prefissato degli obbiettivi personali perché mi interessano poco, l’importante è che la squadra vinca”.
Prossima partita
Il Cures affronterà il Real Mattei, quinta classificata, e Marco nutre ottimismo ma avverte i suoi: “È una squadra ostica, all’andata abbiamo pareggiato all’ultimo; non sarà facile vincere. Abbiamo il fattore campo da sfruttare e sono sicuro che potrà darci una spinta in più”. Una vittoria, d'altronde, significherebbe consolidare il primo posto e permetterebbe di guardare alle prossime partite con meno fiato sul collo.
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