- by Mario Laiosa
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in L’intervista
Ha preso per mano la squadra e ne è divenuto il timoniere: chi è Andrea Sola, capitano del Grifone Roma
La prima squadra del Grifone Roma VIII è nata alla vigilia della stagione in corso e, da subito, la società ha investito sull'inserimento in rosa di giocatori esperti e di sicuro affidamento. Tra questi Andrea Sola, che ha abbracciato con entusiasmo il progetto del Grifone, una formazione giovanissima ma già ambiziosa: “Le aspettative per questa stagione erano importanti e tra alti e bassi stiamo facendo di tutto per essere all'altezza”, dichiara il classe 1989 (Clicca qui per ascoltare).
Sulla stagione in corso
Nonostante i play-off siano a tiro, Sola invita tutti a volare basso: "Pensiamo più ai play-out che alle posizioni avanzate. Procediamo partita dopo partita senza pensare a ciò che verrà, ce la giochiamo domenica per domenica”. Tra le parole chiave usate dal capitano, grinta, determinazione e carattere primeggiano: sono gli ingredienti di cui la squadra ha bisogno in campo, ogni volta che, oltre la linea bianca, arriva a percorrerne il prato. Un confine varcato dallo stesso Andrea, quando è il momento di indossare la divisa di giocatore, sopra a quella, ancor più valorosa, di uomo e padre qual è.
Il campionato di Promozione
"È un torneo con squadre di alto livello, ogni avversaria va affrontata con tenacia e convinzione”, come hanno provato i fatti delle ultime tre settimane: “Venti giorni fa eravamo terzi in classifica”, rammenta Sola, "Ma sono bastati due risultati negativi – le sconfitte contro Palocco ed EUR Torrino – per farci precipitare al settimo posto, a un passo dalla zone calde. Non bisogna fare l'errore di sottovalutare nessun avversario: ogni partita è diversa”.
La Coppa Italia, un obiettivo dichiarato
Farà storia a sé anche la sfida che andrà in scena mercoledì 2 marzo, valevole per il terzo turno di Coppa Italia e che vedrà il Grifone impegnato contro il Setteville Caserosse. Un match da dentro o fuori, in prospettiva del quale Sola invita a non concedersi alcun calo di concentrazione. La partita non va presa sottogamba anche se l'avversario è in forte crisi (una vittoria, un pareggio e ben undici sconfitte nelle ultime tredici partite giocate), perché "La Coppa Italia è la via più diretta per fare il salto di categoria, quindi tutte le squadre, indipendentemente dalla loro posizione di classifica, affrontano la partita al massimo per portare a casa il risultato. Nel calcio, per fortuna, dopo una sconfitta c'è sempre la possibilità di ripartire. Noi ce l'abbiamo praticamente subito, a distanza di tre giorni, e ci faremo trovare pronti”. L'imperativo è quello di “Non ricadere nell'atteggiamento del secondo tempo contro l'EUR Torrino: saremo più grintosi e attenti”.
ARTICOLO DI MARIO LAIOSA
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