- by Agostino D'Angelo
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in L’intervista
Ciferri racconta il suo trascorso calcistico definendo il modello da seguire per il calcio femminile, tra spogliatoio e individualità
La carriera di Claudio Ciferri
Il punto di partenza è stata la Romulea, vagliato dai passi successivi a Urbetevere, Viterbese e Lanciano. Tra le più formative, l’esperienza in Promozione gli avrebbe permesso di gestire una categoria superiore e di crescere in mentalità. Input diversi, ma importanti, accolti e poi traslati su ruoli nuovi, come quello che Claudio Ciferri svolge oggi al Trastevere Femminile, da membro dello staff, a stretto contatto con le giocatrici: compatta il gruppo, generando dialogo e ascolto, umano prima che sportivo (Clicca qui per ascoltare).
Il modello e l’idea da seguire
Ciferri analizza il calcio femminile a trecentosessanta gradi, dichiarando ai nostri microfoni: "Non esiste un vero e proprio modello, ma mi piace molto come lavorano la Res Roma e la Roma Femminile, le due squadre professioniste. In loro vedo una grande professionalità e ottime prospettive di crescita per le ragazze. Hanno una formazione completa, totalizzante”. Per il dilettantismo, Ciferri spiega: "Credo che il Ladispoli dimostri tutto il suo potenziale. Da tre o quattro anni, il Ladispoli lotta per vincere l’Eccellenza con un lavoro pazzesco svolto dalla dirigenza e dal mister”. Dichiarazioni che contribuiscono a generare e imporre un solo obiettivo da perseguire: il duro lavoro per il finale migliore. Il Trastevere, d’altronde, ha dimostrato di essere in linea con questa filosofia. La scalata è l’esempio lampante: dalla Serie D alla Serie C, passando per squadra ostica da affrontare. Un percorso di tre anni fatto di sacrifici, dedizione e mentalità vincente trasmessa dalla stessa società.
La sfida alla Res: sarà lotta al vertice
Domenica, tra le mura del Trastevere Stadium, arriva la Res Woman. Una squadra costruita per un alto posizionamento, che mantiene un potenziale all'apparenza proibitivo per il Trastevere. Tuttavia, come afferma Ciferri, nessun avversario è imbattibile: "Certo, affrontare la Res significa dover lottare il doppio, mettere tutto in campo per raggiungere un risultato importante. La sconfitta di domenica scorso contro la Rever Roma ci ha insegnato che il calcio è imprevedibile e, di conseguenza, dobbiamo accettare qualsiasi esito, imparando dagli errori e continuare il percorso di crescita”. I fattori da considerare sono tanti: "Dare battaglia alla Res è una cosa normalissima perché le motivazioni sono tante. Penso che bisognerebbe entrare in campo con la stessa mentalità, che sia Res, in lotta per il campionato, o Rever nella parte bassa della classifica”. Domenica 27 febbraio la gara contro la Res diventa cruciale: con una vittoria, il Trastevere farebbe un passo enorme per dimostrare ancora una volta il valore del gruppo. La Res ha top player da Serie B, mentre la compagine del rione ha il gruppo e questo aspetto, Ciferri, lo ribadisce: “Ogni domenica si prova a vincere la gara di turno. Domenica giochiamo contro una squadra fortissima, ma il bello è proprio questo: siamo lì perché abbiamo un gruppo compatto; non semplici individualità, ma uno spogliatoio unito. Avere delle calciatrici che seguono la stessa filosofia è fondamentale per tutti”.
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