- by Mario Laiosa
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in L’intervista
Dialogo, collaborazione, coesione: R. Valentini presenta il cuore della W3 Maccarese e la lungimiranza del settore giovanile
La W3 Maccarese è una società che sembra andare in controtendenza rispetto al periodo difficile in cui viviamo. Infatti, in vista della stagione in corso, la dirigenza ha fortemente investito sulla creazione di un settore giovanile ben strutturato, nel quale riecheggino quelle che sono le parole chiave della W3: dialogo, collaborazione, coesione (Clicca qui per ascoltare). Abbiamo avuto ai nostri microfoni il direttore generale Roberto Valentini, che ha approfondito questi e altri temi per avvicinarci ancora di più a una realtà di cui è estremamente orgoglioso di fare parte.
Sulla stagione in corso della prima squadra
"Campionato vero e abbastanza duro. La capolista (Pomezia Calcio 1957, ndr) è una corazzata. Abbiamo il Civitavecchia, che è fortissima e pochi giorni fa ha vinto in Coppa. Noi, da neopromossi, siamo un gruppo unito e lo spogliatoio fa la differenza perché siamo tutti amici; abbiamo uno staff importante e i nostri presidenti ci appoggiano costantemente. La stessa voglia di fare bene ci ha già portati fin qui (al terzo posto, ndr). Questo campionato ci vede lì vicino alla vetta e noi, come tutte le squadre, scendiamo in campo sempre per vincere. Ci crediamo e ci crederemo fino alla fine. Siamo felicissimi di ciò che stiamo facendo, il gruppo risponde bene e cercheremo di andare avanti così”.
La coesione tra i membri dello staff
"Abbiamo messo su una struttura di spessore in pochissimi mesi. Questo è frutto di esperienza nel settore, di impegno, di collaborazione tra tutti. Io da direttore generale cerco di supervisionare tutto, ma lasciando a ognuno un certo margine di libertà per operare come meglio si ritiene. Sotto questo punto di vista la W3 Maccarese è davvero ben organizzata. Io personalmente ho improntato gran parte del mio lavoro sul dialogo, voglio un confronto costante con gli altri collaboratori. In quello che faccio ci metto grande amore”.
Il settore giovanile
"Quest'anno abbiamo riservato il nostro stadio di casa, l'Emilio Darra, al settore giovanile. Visti i grandi risultati di questi anni, ottenuti dalla prima squadra, abbiamo pensato di costruire tutta una trafila. Una vera società deve avere una struttura che vada dalla scuola calcio alla squadra A; il vivaio vero di una società è proprio il settore giovanile: è possibile, al suo interno, far crescere gli atleti e sperare di portarli un giorno in prima squadra. Abbiamo ottenuto sia la loro fiducia, che quella dei genitori: è fondamentale. Abbiamo creato uno staff ad hoc di alto livello. Siamo sempre accanto alle famiglie, alle quali spieghiamo quali siano i valori che lo sport trasmette”.
Articolo di Mario Laiosa
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