A un passo dal big match contro l’Atletico Pavona, Romagnoli: ”È un campionato complicato”

Progetto Cures C5
Passo Corese ha un sogno e lo sta dimostrando su più fronti con il Presidente Ponziani, pronto a investire sul mercato e sullo staff capitanato da Leonardo Romagnoli, navigato e titolato allenatore, chiamato per l’ennesima vittoria (Clicca qui per ascoltare): ”La stagione del Cures è iniziata nel maggio 2021 quando il presidente e il vicepresidente mi hanno chiamato per spiegarmi le loro ambizioni e dopo alcuni incontri mi hanno convinto del progetto. Inoltre, il presidente ha voluto fortemente iscrivere la squadra al campionato Under 19, seppur in maniera sperimentale, accogliendo tanti ragazzi provenenti dal calcio. C’è tanto lavoro da fare ma stiamo gettando le basi per il 2022/2023 inserendo la scuola calcio. E’ un progetto triennale ma contiamo di partecipare alla C1 già dall’anno prossimo. Abbiamo due vie: vincere il campionato o arrivare tramite i playoff. Dobbiamo riuscirci e il gruppo Cures è unito in questo”.

Lavoro e umiltà: un campionato duro
Nonostante il primato in classifica, la priorità emersa è lavorare a testa bassa senza sentire la spinta del forte vento che arriva alle spalle, con altre sette squadre pronte a prendersi la vetta: "Ogni settimana lavoriamo per il sabato nei minimi dettagli. I ragazzi sono pronti, carichi e motivati come per ogni giornata ed è cosi dal 30 agosto (inizio della preparazione). Questo è un girone complicato e ci sarà da lottare fino alla fine, l’ho detto subito dopo la diramazione, con tante squadre pronte ad arrivare fino in fondo e chi pensava che ne sarebbe stata una a prendere il largo si sbagliava di grosso. Tutto ciò è avvincente, motivante e stimolante, anche per chi guarda da fuori. L’Atletico Pavona è una squadra fisica, sono rimasto impressionato all’andata. Una squadra forte, arricchita da un pivot eccezionale come Santarelli, centravanti da calcio a 11 che trova il gol in tutti i modi, trapiantato in un campo di futsal”.

La squadra: esperienza, gioventù e un po’ di… paso doble
Sei vittorie consecutive in casa e rendimento discreto in trasferta. Il Cures cerca la settima meraviglia per mantenere la testa contro un avversario pieno di insidie che sta affrontando, probabilmente, il peggior periodo della stagione. I ragazzi sono un perfetto mix tra grandi calciatori di esperienza e nuovi ragazzi pronti a sbocciare nel calcio a 5. Insieme a loro, ad inizio si sono aggiunti due giovanotti arrivati direttamente da Alicante. “Siamo una squadra abituata all’indoor con campo veloce e la palla che scorre. Soffriamo un po’ i campi all’aperto come chi viene qua può trovare difficoltà sul parquet. Ortega e Romà si stanno impegnando, pagano un po’ la differenza tra Italia e Spagna, lì si gioca solo al chiuso. Sono curioso di vederli insieme sul nostro legno di casa. Maresca è quello che un allenatore cerca. Professionalità, serietà, intensità, esperienza, il suo curriculum parla per sé. E’ un onore allenarlo e confrontarsi con lui. Io ascolto i miei giocatori, loro vanno in campo e determinano una partita con una giocata o uno schema. Manca un “Santarelli”, un finalizzatore che apre o chiude le partite nonostante andiamo in gol con tutta la rosa. Lo abbiamo trovato nell’ultima giornata in Sergio Medici, spero che ci dia gol e supporto morale”.

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