Gli uomini di Pioli trovano continuità contro la Dea, all'orizzonte c'è la Fiorentina.

Prestazione convincente dei rossoneri che, nel giorno del ritorno in campo di Mike Maignan e Zlatan Ibrahimovic, dominano in lungo e in largo a San Siro contro l’Atalanta e ricominciano prepotentemente a correre verso i piani alti della classifica. Due a zero ai bergamaschi con sfortunato autogoal di Musso dopo un tiro al volo spettacolare di Theo Hernandez, che sbatte prima sul palo e poi sulla schiena del portiere argentino, e il tocco sotto negli ultimi minuti di Junior Messias su invenzione di Leao.  

L’aspetto più positivo di questa partita, al di là dei tre punti, è che si sono visti nuovamente sprazzi di grande Milan dal punto di vista della qualità del gioco. I ragazzi di Pioli hanno riproposto alcuni dei principi sui quali hanno costruito la vittoria del campionato 2021/2022: centrocampo compatto a protezione della difesa, recupero palla alto e rapido ribaltamento di fronte.

Da sottolineare la prova di un super Olivier Giroud che, nonostante non abbia trovato il goal, ha tenuto in apprensione la difesa nerazzurra per più di 70 minuti dispensando una sponda dopo l’altra. Questo è un fattore fondamentale per la squadra rossonera, che si appoggia moltissimo sul suo numero 9, bravissimo ad attirare a sé la marcatura e a liberare spazi per i compagni.

Ora, prima dell’ottavo di Champions contro il Tottenham, altro test probante per il Milan. Sabato 4 marzo al Franchi c’è l’insidiosa Fiorentina di Vincenzo Italiano.