Lazio, il nuovo corso di Baroni
- by DanieleTragnone
-
in Calcio a 11
I soliti mugugni hanno accompagnato l'estate laziale. Baroni e il suo staff devono conquistare subito lo spogliatoio.
La vittoria con il Venezia ha placato gli animi di una tifoseria delusa dal finale della scorsa stagione e spaventata da quello che a prima vista può sembrare un ridimensionamento. Ci sono però almeno due eventi che rendono quest'annata assai particolare: durante lo scorso campionato sono stati ben due gli "ammutinamenti" dichiarati dei giocatori, prima contro Sarri e poi contro Tudor; sul fronte strettamente tecnico il ciclo di Immobile e compagni è naturalmente tramontato.
Dunque bisogna ripartire, con Baroni che dovrà essere bravo a prendere subito le redini del gruppo per non finire nel vortice come i suoi predecessori. Al tempo stesso su giocatori come Zaccagni e Romagnoli incombe l'obbligo di guidare lo spogliatoio dopo gli addi di Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson, tre nomi che ormai fanno parte della storia biancoceleste. Serviranno le migliori intenzioni dei nuovi innesti per mirare ad un campionato di vertice.
Sucita innegabile fascino l'arrivo di Dia che completa il pacchetto offensivo con Castellanos e Pedro, l'uno titolare e l'altro pronto a spaccare le partite. Urgono miglioramenti da parte di Rovella, giocatore su cui Baroni punta tanto e che avrà le chiavi del centrocampo insieme a Guendouzi. C'è curiosità nel vedere come si destreggieranno Dele-Bashiru e Tchaouna, centrocampisti poliedrici ma difficile da collocare. Bisogna infine saggiare le qualità di Noslin, sottratto al Verona e alla prima esperienza in una grande squadra.
Daniele M. Tragnone