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Talent Scout: Luigi Cimminella

by Cristiano Simeti

Il nuovo episodio dedicato ai talenti del basket laziale è dedicato a Luigi Cimminella, playmaker classe ’99 del Meta Formia (Serie B girone D).

Luigi ha iniziato con il dire che preferisce aiutare i ragazzi giovani piuttosto che essere aiutato: “E’ importante essere guidati da gente più esperta ma è molto stimolante aiutare gli altri e sentirsi una guida”. La sua carriera inizia nel suo paese di origine, a Casal Nuovo. Dopo aver provato vari sport, il cuore ha scelto il basket ma senza aver mai avuto influenze in famiglia. Come molti appassionati il suo idolo è Kobe Bryant che lo ha ispirato molto: “Da tifoso dei Lakers la notizia della morte di Kobe mi ha destabilizzato parecchio. Ho amato molto anche Allen Iverson per quello che ha dimostrato in campo”. In merito alle sue caratteristiche tecniche Luigi si è descritto così: “Mi piace fare un po tutto, forse preferisco fare un assist che un canestro ma mi piace molto aiutare la squadra in tutti i modi possibili. Sugli assist le regole sono cambiate, io sono della politica che c’è in NBA, cioè che è assist anche un passaggio ricevuto da un giocatore che palleggia e poi tira”. 
La sua carriera prosegue a Napoli nelle giovanili. 3 anni in cui Luigi Cimminella si è formato a livello tecnico gettando le basi per fare il salto. La sua carriera da senior inizia ad Angri in C gold: “Il mondo senior rispetto a quello giovanile è tutto un altro mondo. Oltre agli aspetti tecnici conta molto l’aspetto caratteriale e ovviamente la parte fisica in quanto il gioco è molto più duro”. Successivamente è arrivato il passaggio in Serie B al Meta Formia dove il giovane playmaker ha notato la vera differenza di livello: “Paragonerei il Meta Formia al metodo Luiss. Ci danno grandi possibilità per metterci in mostra ma allo stesso tempo ci dedichiamo allo studio”. In merito alla differenza con i campionati europei Cimminella ha risposto: “Secondo me andrebbero rivisti i settori giovanili in Italia, forse manca un po il coraggio e l fiducia, però penso che i campionati nazionali in Italia siano di altissimo livello”. E proprio sulla fiducia il play classe ’99 ha sottolineato la fiducia ricevuta da parte del suo coach Giovanni Di Rocco. Sugli aspetti tecnici del gioco Luigi ha sottolineato i suoi miglioramenti nel tiro da 3 punti ma anche nel prendersi più responsabilità. Allo stesso tempo cerca di lavorare molto sull’aspetto fisico e atletico. La testimonianza del coach Di Rocco ha arricchito il format. Il coach del Meta Formia ha parlato dei giovani e della politica societaria: “I presidenti delle società devono essere i primi ad avere coraggio nella creazione dei roster e a dare fiducia agli allenatori e ai giovani. I risultati non devono essere il punto di valutazione, ma bisogna dare peso al percorso e alla crescita”. Su Luigi il coach ha detto: “ Luigi ha la faccia giusta, l’intraprendenza giusta per un campionato come la Serie B. Capisce spesso prima quello che sta per accadere e riesce spesso a difendere bene e andare a rubare palla agli avversari o andare a concludere azioni complicate grazie al suo genio e sregolatezza. Viene riconosciuto un leader del team e questo lo aiuta”. Infine coach Di Rocco ha fatto un parallelismo tra il basket di oggi e quello del passato e i differenti strumenti di lavoro a disposizione degli allenatori e degli atleti. Un contributo importantissimo quello del coach del Meta Formia che ha arricchito il consueto format “Talent Scout”.

 

Cristiano Simeti