15 goal, terzo miglior marcatore stagionale del Città di Anzio; statistiche che potrebbero appartenere ad un uomo d’attacco, e invece sono di un difensore: ecco Douglas Radaelli.

L’uomo in più nel cambio di fase

Douglas Machado Radaelli è stato sicuramente aiutato dal gioco molto offensivo di mister Di Fazio, grazie al quale la squadra si è posizionata seconda nella classifica dei goal fatti: “I numeri parlano per noi, io mi sono sempre trovato bene in campo e sono riuscito a scrivere la mia firma nelle partite importanti. Ho sempre avuto confidenza con la porta, mi piace, ma la cosa che preferisco è dare il mio ritmo alla squadra, mi sento più uomo-assist”.
Secondo il Città di Anzio ci è arrivato anche in classifica generale: ciò vuol dire promozione in Serie A2, un traguardo storico per la società laziale, ma non è la prima volta che Radaelli farà fronte alla categoria: “Le squadre sono molto più organizzate, sia a livello societario che tattico, sul campo. Trovi squadre più sistemate sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo incominciare dal basso rispettando tutti, ma pensando al nostro campionato”.

L’arrivo in Italia e l’adattamento al nostro Futsal

Come anticipato, Douglas Radaelli Machado nasce in Brasile nel 1997, paese in cui il calcio a 5 caratterizza le adolescenze dei ragazzi alla stessa maniera del calcio a 11: “Mi sono subito innamorato del futsal, guardando i miei cugini giocare. A 15-16 anni ho scelto di insistere con il calcio a 5, anche se la mia prima società qua in Italia, in Piemonte, era di calcio a 11. Dopo un anno, però, sono tornato sul parquet”. Radaelli ai nostri microfoni ha inoltre spiegato i benefici che ha trovato nel giocare in Italia, specie su quanto abbiano inciso sulle qualità fondamentali del suo ruolo: “Molto più tattico e di contatto, dove si dà molta importanza alla difesa a differenza di quanto accade in Brasile. Essendo io un difensore, mi ci sono subito affezionato”.

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