Una gara in campionato, poi i playoff. Mister Fabrizio Reali ci racconta come la sua Olimpus Roma U19 ha costruito questo traguardo e in quali aspetti può ancora migliorare.

Crescere nella mentalità

Dopo un avvio esaltant, l’Olimpus è rimasta saldamente al secondo posto vedendo allontanarsi la possibilità di arrivare prima: “Non era preventivabile una partenza del genere, vincendo 6-3 in casa della Lazio. Da lì in poi – prosegue il mister – tutto lasciava credere che avevamo intrapreso la strada giusta, ma siamo inciampati su alcuni ostacoli tra errori nostri e sfortuna”.
Tre passi falsi in campionato, più quello in Coppa, che non cancellano quanto fatto di buono dai Blues: “Lavoriamo tanto su tutte le situazioni di gioco e questo si vede anche dalle statistiche. Siamo ripartiti da zero, abbiamo aggiunto metà della rosa quest’anno. Sono dei ragazzi forti, pecchiamo a livello mentale perché non sono abituati a giocare partite importanti”.

Doppio Reali: tra prima squadra e Under 19

Fabrizio Reali ha un passato ricco, sia da calciatore di futsal che da allenatore. Nella passata stagione ha sfiorato la Serie A con il Regalbuto, poi è approdato all’Olimpus Roma, dove è anche l’allenatore in seconda della prima squadra. Doppio ruolo che permette al mister di avere un quadro completo e di captare perfettamente qual è il momento giusto per chiamare i giovani in prima squadra: “Nella gestione dei ragazzi è tutto più facile sia per me che per loro. Bisogna trovare l’equilibrio giusto perché negli allenamenti rispondono benissimo, poi mancano in partita. Superando questo step mentale possono raggiungere un ottimo livello".

Lavori in corso per il finale di stagione

L’Olimpus Roma è attesa dall’ultima gara di campionato e dai playoff, in cui incontrerà una tra Sporting Hornets e Real Fabrica. Il mister spera che in questo finale il gruppo sia abile in quello che è il suo chiodo fisso, la gestione della gara: “Dobbiamo arrivarci pronti mentalmente e restare sempre in partita. Ogni partita è fatta di momenti, non la puoi giocare sempre allo stesso modo. Questa è la cosa più complicata da far capire a tutti i livelli, bisogna giocare in funzione del risultato e del tempo”.

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