Matteo Ghirlanda racconta ai nostri microfoni ciò che lo ha spinto a lasciare Roma per la nuova avventura a Monferrato. 

Lavorare duramente

Matteo Ghirlanda, classe 2001 della Novipiù Monferrato, ripercorre il suo passato con la canotta della Stella Azzurra, una delle società storiche nel panorama nazionale e internazionale: “Alla Stella Azzurra ci si allena tantissimo. In Italia non esiste una società che lavora così tanto sui propri ragazzi. Mi allenavo un’ora sul fisico e due sul campo da basket, tutti i giorni, ma questo permette di sviluppare un livello mentale talmente alto e fa capire che per diventare il miglior giocatore professionista possibile bisogna lavorare duramente, altrimenti non si va da nessuna parte”.

L’esordio in B

Matteo nei suoi anni a Roma ha vinto tanto nel settore giovanile, (scudetto under 16 e under 18, ndr), ha esordito in prima squadra in A2 e prima ancora in Serie B, ricordo a cui è particolarmente legato: “Il momento più bello con la Stella Azzurra è stato l’esordio in B, ero veramente felice di esordire con i senior della squadra con cui sono cresciuto da bambino. Tutti i sacrifici che ho fatto con la Stella sono stati ripagati giocando con i grandi”.

La scelta di Monferrato

Il primo marzo 2022 Matteo Ghirlanda lascia la Stella Azzurra per sposare il progetto Novipiù Monferrato: “Non è stato facile lasciare la Stella, ma penso che nella vita ad un certo punto si debba essere indipendenti e costruirsi la strada per arrivare più in alto possibile. È stato difficile da accettare, ma è stata anche la scelta giusta per mettermi in gioco”.

La fiducia di coach Valentini

L’ambientamento a Monferrato è stato rapido per il classe 2001, aiutato anche dalla fiducia concessa da Valentini: “Coach Valentini è una persona che s’interessa davvero ed è pronto a dare una mano quando vede giù uno dei suoi. Mi sta aiutando a crescere anche dal punto di vista tecnico e tattico. Non posso che ringraziarlo infinitamente”

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