Paternoster: “Importante rientrare negli spogliatoi ed aver dato tutto”
- by Gian Marco Martucci
Antonio Paternoster, attuale allenatore del Sala Consilina, racconta gli aneddoti per fare della pallacanestro il proprio mantra dentro e fuori dal campo.
Origini
Intorno agli anni 2000, dopo anni di assistant coach, la carriera da primo allenatore del nativo di Potenza prende il volo: “Amo allenare i giovani perché si può sempre migliorare a qualsiasi età. La differenza la fa il non sentirsi mai arrivati”. Tra le prime panchine di coach Antonio Paternoster c’è quella di Potenza nel 2009, che però ha un posto tra i suoi ricordi negativi. “Il detto Nemo Profeta in patria su di me calza a pennello. Non mi aspettavo un esonero, a maggior ragione dopo aver battuto la capolista Ferentino”. La carriera del classe 1971 prosegue nei panorami di San Severo ed Agropoli con un quadriennio che vede la squadra campana dominare in serie B e in A2: “Il segreto è stato la programmazione della società”.
Approdo a Sala Consilina
La promozione in serie B nella stagione passata consente alla Diesel Tecnica di giocare il primo campionato nazionale della sua storia da neopromossa: “Credevo in un campionato positivo, seppur con una squadra giovanissima”. La serie di spareggi per rimanere in B d’eccellenza persa contro Cassino lascia un po' di rammarico al coach potentino: “Non abbiamo avuto percentuali al tiro che ci consentissero di vincere una serie playoff. Abbiamo la consapevolezza di essere stati professionisti fino all’ultimo secondo. Se un allenatore o un giocatore sa di aver dato il massimo, non può avere rimpianti”.
Il coach si esprime anche sulla riforma dei campionati: “Forse la Fip ha elevato il livello per consentire di andare avanti solo alle squadre più precise e organizzate. L’obiettivo del prossimo anno sarà quello di creare una squadra molto competitiva per provare ad accedere alla B d’elite con giocatori giovani e dinamici”.
Pool promozione e sogni
“Conoscendo la storia della Luiss, che ha riconfermato l’ossatura della squadra ed ha aggiunto giocatori di categoria superiore ero sicuro che riuscisse ad arrivare tra le prime quattro. Ora mi aspetto di vederla al concentramento nazionale. Roseto la più grande delusione di tutta la serie B. Questo ci dice che non basta spendere tantissimo per pensare di poter vincere”. Un sogno nel cassetto è disputare un campionato come la B d’eccellenza nella Città di Potenza: “Il consiglio agli amici potentini è quello di creare un unicum tra tutte le squadre del capoluogo e non farsi la guerra”.
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