Abbiamo parlato del settore giovanile della Stella Azzurra, famoso a livello internazionale, con il Team Manager della Stella Azzurra Lab Daniele Mariano.

L’ambiente della Stella Azzurra

Daniele Mariano ha iniziato a giocare all’età di sei anni ed ha smesso a causa della pandemia, nel 2020. Poco dopo è ritornato nel mondo del basket con un ruolo lavorativo alla Stella Azzurra di Roma, un ambiente che ci dice essere molto stimolante e dinamico, carico di passione e voglia di migliorare. Il settore giovanile della Stella Azzurra comprende sia una sezione maschile che femminile: “Reclutiamo i giocatori e li facciamo vivere nella nostra foresteria sin dall’under 15. Le nostre antenne sono un po’ in tutto il mondo: Sud America, Africa ed est Europa”.

Il TM ci spiega come non si cerchi di migliorare solo la tecnica ma anche la parte fisica ed atletica. Per Mariano prima di tutto ci vuole la pazienza, da parte della società e dei ragazzi, per cui è previsto il massimo supporto: “Le famiglie affidano a noi, prima dei loro atleti, i loro figli. Sono sempre in contatto con i ragazzi e con le famiglie per le loro esigenze”.

La crescita dei ragazzi, gli obiettivi e il basket in Italia

Il Team Manager ha una visione chiara sulle finalità dei suoi sforzi: “Noi vediamo il settore giovanile come un trampolino di lancio verso il professionismo. Vedere i nostri ragazzi convocati in nazionale è una grande soddisfazione per noi e per loro, nonché la testimonianza del nostro lavoro. Non dev’essere un punto d’arrivo, ma uno stimolo in più per continuare il percorso di crescita”. Per Mariano il basket in Italia è ancora uno sport minore. Il problema principale è la carenza di infrastrutture e di investimenti e bisognerebbe prendere come esempio altri Paesi, come Spagna e Francia. Senza giri di parole, il nostro ospite ci parla dei suoi obiettivi: “Vincere altri scudetti e contribuire ad accrescere il marchio Stella Azzurra Roma nel mondo”.

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