Dopo otto vittorie consecutive si ferma la marcia trionfale del Napoli, che corre spedito verso il suo terzo storico scudetto.

La compagine partenopea viene sconfitta, per la prima volta in campionato tra le mura amiche (in trasferta ha perso soltanto contro l’Inter, 1-0, con rete di Dzeko), dalla Lazio dell’ex tecnico Maurizio Sarri. Dopo un primo tempo molto equilibrato, i padroni di casa aumentano i giri del motore nella ripresa, ma vengono puniti al 67’ dalla prodezza balistica di Vecino: cross dalla sinistra, la difesa partenopea respinge e dal collo destro dell’uruguayano parte un missile imparabile per Meret, incolpevole nella circostanza. Nonostante il ko, il Napoli di Luciano Spalletti resta saldamente al comando della Serie A con 65 punti; la Lazio, invece, conquista 3 punti fondamentali e vola al secondo posto in classifica, a quota 48. Questa sconfitta può rappresentare un campanello di allarme per gli azzurri, che non devono abbassare la guardia e “cullarsi”, perché il cammino è ancora lungo e tortuoso, nonostante il divario in classifica, in termini di punti, dalle altre squadre. Tuttavia, il Napoli porta a casa una prestazione, sicuramente non brillante, ma ampiamente sufficiente, al di là del risultato finale. Sarri la vince grazie all’intelligenza tattica e alla pazienza avuta nell’attendere gli avversari; ora può godersi questo secondo posto in solitaria.