Nell’anticipo della 18esima giornata di Serie A, il Napoli di Spalletti regala una gioia immensa ai propri tifosi, in un Maradona da brividi, travolgendo 5-1 gli uomini di Massimiliano Allegri.

Gli azzurri incantano, stupiscono, emozionano: mettono in campo idee, qualità, gioco, gruppo, mentalità vincente. Troppo Napoli per questa Juve, debole, indifesa, senza identità, nonostante il filotto di 8 vittorie consecutive, prima di questa disfatta. Una partita che avrebbe potuto riaprire le sorti del campionato rischia ora di chiuderlo: Spalletti allunga il divario da 7 a 10 punti sui bianconeri, in attesa che scendano in campo le milanesi, e condanna Di Maria & company ad abbandonare, quasi sicuramente, il sogno scudetto. Siamo soltanto a gennaio, è vero, ma è un risultato troppo netto che deve far riflettere: il Napoli ha dimostrato che nel calcio contano le idee, la programmazione e il gruppo più che il danaro e le individualità. È un po' come il gioco degli scacchi: la tattica e la strategia portano a mettere in scaccomatto il re avversario e a vincere la partita.