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Torna il Mundialido di Club Italia

by Alessandro Brizzi

Al tramonto di una stagione sportiva dannata, il presidente di Club Italia Eugenio Marchina, è riuscito a mettere in piedi la 23° edizione dell’evento calcistico in grado di riunire gli stranieri che vivono nel nostro Paese.

L’evento: calendario e location

Nonostante le difficoltà pandemiche sono ventiquattro le formazioni che si presentano ai nastri di partenza della competizione. Nella scorsa giornata le squadre hanno scoperto il programma che le terrà impegnate nelle prossime quattro settimane. Domani 23 giugno sarà il Marocco campione in carica ad aprire le danze, affrontando alle ore 19 l’Honduras, nel match inaugurale del torneo, seguito poi alle 21 dall’esordio dell’Italia che affronterà l’Etiopia, andando ad ipotecare così il primo turno del girone A. Saranno in tutto sei i raggruppamenti, ciascuno da quattro nazionali, che si affronteranno in incontri di sola andata. Le prime due posizioni garantiranno l’accesso agli ottavi di finale, mentre i quattro posti rimanenti saranno affidati alle quattro migliori terze. Il 5 luglio avrà inizio la fase ad eliminazione diretta, e terminerà con l’attesissima finale del 17 luglio, la quale lo scorso anno ha visto trionfante il Marocco ai danni dell’Ecuador, piacevole sorpresa.

 

Aria di cambiamento

Tra le novità di questa nuova edizione del Mundialido, quella più importante sembra essere la nuova casa dell’evento, lo stadio “Renato Fiorentini”, nella zona romana La Rustica, un ambiente che il patron Marchina trova adatto al contesto e al proseguo del suo progetto. Inoltre a dirigere gli incontri tra le ventiquattro squadre partecipanti ci saranno arbitri ufficiali della federazione, per esaltare l’importanza della competizione e dare quel tocco in più di professionalità. C’è un cambiamento anche per quanto riguarda le nazionali partecipanti, come il ritorno dopo un anno di Paraguay e Sierra Leone, mentre per il Mali sarà debutto assoluto. Occhi puntati anche sulla pluri-vincente Romania, in cerca del settimo titolo a sette anni di distanza dall’ultimo, mentre per l’Italia si punta al terzo dopo l’ultimo successo nel 2006.