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Dalla rottura del crociato alla prima squadra: ecco Maurizio Buttazzoni

by Mattia Cengia

Il suo campionato è durato meno di un tempo di gioco, a causa della rottura del crociato, il 23 Ottobre. Ora per Buttazzoni arriva la stagione più importante della carriera.

La rabbia per l’infortunio

Come abbiamo anticipato, la stagione del giovane dei biancoazzurri non è praticamente mai cominciata. Oltre al dolore fisico, Buttazzoni ha dovuto fare i conti con il dolore morale, in quanto questa avrebbe dovuto essere per lui la stagione preparatoria in vista del possibile passaggio in prima squadra: Noi siamo partiti a inizio anno con l’intenzione di vincere il campionato, e farsi male è stato pesante. Le prime partite neanche andavo a vedere i miei compagni, non riuscivo a vederli giocare sapendo di non poter dare una mano”. Il ruolo della società del Città di Anzio è stato fondamentale per Buttazzoni, che è riuscito a tornare tra i convocati a 6 mesi dall’infortunio; per questo non ha potuto non ringraziare chi lo ha accompagnato in questo percorso: Tutti speravamo in qualcosa di minore, poi è arrivato il peggio. Devo ringraziare la società perché mi ha letteralmente preso in braccio: è grazie a loro se sono in piedi”.

Da Aprilia ad Anzio: il cambiamento di Buttazzoni

Io sono di Aprilia e giocavo lì, poi ho conosciuto il direttore Locatelli che mi ha presentato il progetto della società e ho deciso di sposarlo. È come una famiglia, ognuno aiuta l’altro; c’è un forte interesse verso i giovani, voglia di farli crescere e farli arrivare a traguardi importanti”. Parole al miele di Buttazzoni verso i suoi dirigenti e responsabili, ma l’apprezzamento nei confronti di chi lo ha portato ad Anzio deriva anche dai passi in avanti che ha fatto come calcettista con i colori biancoazzurri: Sono cresciuto specialmente sotto due aspetti: tecnico e di testa. Ora arrivo ad essere fuori quota per l’under 19, per cui dovrei vivere un anno a metà tra loro e la prima squadra. Quello che dovrei migliorare ancora è sicuramente il gioco veloce, a due tocchi, mentre la visione è quella su cui posso continuare a puntare per ben figurare”.

 

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