Inghilterra-Iran
- by Dario Leo
È il giorno dell’esordio dell’Inghilterra in questa edizione qatariota della coppa del mondo. La squadra di Southgate si presenta nel golfo con la medaglia d’argento agli ultimi europei e con qualche critica al CT per non essere riuscito a spezzare la maledizione che dura dal 1966 con una rosa, a detta di molti, senza precedenti per qualità e ampiezza.
Il prologo del match è monopolizzato da questioni geopolitiche. I giocatori Iraniani, avversari odierni dei britannici, rifiutano di cantare l’inno, mentre gli inglesi decidono di non far indossare al proprio capitano la fascia arcobaleno dopo il monito della Fifa. Il fischio iniziale riporta gli occhi del mondo sul rettangolo di gioco, dove i giocatori inglesi iniziano a mostrare tutta la loro qualità di palleggio ed intensità. Nella prima mezz’ora i giocatori persiani riescono anche con un po' di fortuna a reggere l’urto, ma nel finale di frazione l’Inghilterra ne infila tre in rapida successione grazie al colpo di testa di Bellingham, il più giovane in rosa, Saka e l’inossidabile Sterling.
Saka si ripete in apertura di ripresa dopo uno slalom ubriacante. Quasi dal nulla arriva il gol del centravanti del Porto Taremi che accorcia le distanze con un bell’inserimento. Nonostante gli inglesi continueranno a realizzare marcature nel secondo tempo la partita è più aperta, e l’Iran, forse scrollatasi di dosso l’emozione iniziale inizia a creare diversi grattacapi alla difesa inglese. I subentranti Rashford e Grealish arrotondano il punteggio, mentre la partita si chiude con la seconda doppietta di giornata realizzata da Taremi dal dischetto.
Un’Inghilterra inarrestabile oggi in Qatar si mette in tasca i primi tre punti e lancia un avvertimento forte a tutte le altre pretendenti, ma deve ragionare sulla facilità con cui ha subito due gol nella ripresa, che potevano anche essere qualcuno in più. Per l’Iran girone subito in salita, ma nel mondiale delle prime volte tutto può accadere.
Dario Leo