La Lazio vola contro l'Inter: l'analisi della vittoria biancoceleste
- by Agostino D'Angelo
Nel calcio esiste una sola certezza: la forma del pallone da gioco. Il resto è avvolto da centinaia di variabili intersecate tra di loro. Se molti, Lazio vs Inter poteva essere una gara estremamente alla portata dei nerazzurri ormai rinforzati e vogliosi di riscattare l'inciampo del precedente anno proprio all'Olimpico, non diciamo che sbagliavano completamente ma prendevano decisioni troppo affrettate. Maurizio Sarri è perfettamente consapevole della gestione di determinate partite e, infatti, anche questa volta ha saputo trovare la via giusta per fare scacco matto.
I biancocelesti sotto il cielo di Roma hanno dominato la gara dal primo all'ultimo minuto senza mai andare in sofferenza, mantenendo la lucidità. Difatti quest'ultima è la chiave giusta per raggiungere un obiettivo. Prima Felipe Anderson, poi Luis Alberto e infine il cioccolatino di Pedro, di mezzo l'acuto di Lautaro Martinez. Gli aquilotti hanno saputo gestire una squadra ostica sia sulla carta che in campo, sempre pronta a ferire grazie alle sue lame più affilate, ossia i singoli che fanno la differenza. Inoltre, un dato statistico certifica la forza di Sarri proprio contro i nerazzurri, elemento in più per nominare il tecnico toscano "bestia nera" dalle parti della Milano nerazzurra: la Lazio con Sarri ha segnato almeno tre goal in due delle tre partite giocate contro l'Inter in campionato. I biancocelesti, tuttavia, sono chiamati a confermare le serate magiche all'Olimpico anche fuori dalle mura amiche per costruire davvero qualcosa di grande. Le carte in regola per riuscirci ci sono, serve la continuità tanto predicata dall'allenatore e soprattutto tanta testa e attenzione nelle singole gare. Le grandi sfide caricano, le gare di normale amministrazione possono trasformarsi in incubi o rimpianti a fine stagione. E' riposta qui, la chiave e la differenza tra essere vincenti o lampi incostanti.
E' davvero difficile trovare una via semplice per vincerle tutte o quantomeno fare punti contro chiunque. Il percorso in EL è obbligatorio, quasi, per non gettare i sacrifici dell'anno precedente e, allo stesso tempo, mantenere un rullino di marcia importante è necessario per garantirsi nuovamente un posto nell'Olimpo della Champions. La Lazio ha dimostrato spesso le proprie potenzialità, sa essere letale grazie al centravanti italiano più forte in attività e un centrocampo invidiabile per tecnica e potenza. L'unica via resta quella di non fermarsi al pensiero che il calcio di agosto rappresenta la certezza assoluta ma è in grado di lanciare segnali interessanti: il gioco fluido, la mentalità, l'idea di gioco. La Lazio non ha completato la sua carica, ma è vicina al suo potenziale, questo grazie anche alla fiducia netta riposta nel progetto Sarri, che non richiede fretta e superficialità.