Krassimir Bogdanov, un passato nel vivaio del Milan e una carriera tra Serie C ed Interregionale, sarà il nuovo allenatore del Mundial, per la prima volta iscritto alla Promozione.

Salto di categoria

Un campionato di consolidamento, lo scorso, per il Mundial: l’ottavo posto aveva assicurato la permanenza, tranquilla, in Prima Categoria. Poi l’opportunità, colta immediatamente dall’organo direttivo, di rilevare il titolo sportivo del Bi.Ti. Football per lanciarsi in Promozione, con l’accordo ratificato ai primi di luglio. Un salto che provoca un po’ di vertigine, ma Bogdanov è tranquillo: “Non ci poniamo obiettivi. L’importante è la volontà della società. Il presidente vuole crescere ed ambire ad alti livelli. Questo è uno stimolo per il mio lavoro”.

Plasmare la mentalità

Due saranno, secondo Bogdanov, gli aspetti su cui lavorare per costruire una buona squadra: l’imprimere la giusta mentalità ai ragazzi e guidarli nel progresso tecnico, perché: “Alla fine ciò che cambia tra le varie categorie è l’intensità del lavoro che si trasforma in velocità di gioco”. Per un uomo che ha respirato l’aria del professionismo, la sfida è far entrare i ragazzi in quell’ottica: “Partendo dalla buona base di giovani che abbiamo, dobbiamo indirizzarli alla disponibilità al lavoro. Ognuno di loro deve entrare in questa mentalità che li aiuterà, un giorno, in campionati d’alto livello”.

L’idea di gioco

È ancora presto, abbiamo solo una lista sommaria di quella che sarà la rosa del Mundial, ma sta nella natura del mestiere dell’allenatore avere uno spartito di riferimento sul quale instradare i suoi uomini. Bogdanov sa bene: “Dipenderà da ciò che avrò a disposizione, non trasmetto un’idea di gioco a calciatori non adatti, l’allenatore deve anche cercare altre vie”; rimanendo, per quanto possibile, fedele a quello che è il suo mantra: “La mia base, una cosa semplice ma in realtà molto difficile: il 4-4-2 che in fase offensiva si sviluppa nel 4-2-4”.

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