- by DanieleTragnone
-
in L’intervista
Mister Del Canuto e i suoi ragazzi, assoluti protagonisti di questo inizio stagionale in Promozione, veleggiano a punteggio pieno in classifica dopo quattro giornate. Domani il ritorno con la Viterbese in Coppa per continuare il percorso netto.
Avvio folgorante
Una squadra rocciosa e dinamica, capace di gestire e vincere le partite bloccate e al tempo stesso di dilagare quando la distanza dall'avversario è alta: un riassunto di queste prime cinque partite stagionali della Sorianese che ben si sposa al punteggio pieno in campionato e all'andata vittoriosa del turno di Coppa contro la Viterbese (un secco 4 a 1). Mister Del Canuto, guardando la strada dietro di se, commenta: "C'è stata una crescita costante, abbiamo vinto le prime due partite di misura e siamo stati bravi a spuntarla a Tolfa. Discorso diverso domenica con il Parioli: eravamo in controllo e ci stavano per riprendere, poi nel secondo tempo, in una decina di minuti, abbiamo rimesso le cose in chiaro con una prestazione maiuscola... la delusione per i gol presi nel post partita era artificiosa". Ora, però, bisogna trovare la via di mezzo: "Nelle prime tre partite abbiamo fatto quattro gol, domenica contro il Parioli cinque; questo dimostra il nostro essere solidi e prolifici, ora serve equilibrio".
Una squadra completa
Se la mole di punti è tale lo si deve anche all'oculato mercato estivo operato dai Direttori Panfili e Moronti. A fronte di partenze come quelle di Fimiani e Oriolesi sono arrivati giocatori come Andreoli e il bomber Igor Giurato. Il nuovo attaccante della Sorianese può essere la chiave di volta per un reparto offensivo che l'anno scorso peccava di sterilità: "É un giocatore di livello superiore, sono convinto che Soriano per lui sia il posto giusto per rilanciarsi". I rossoblù possono ora contare su un attaccante che vede la profondità e su un compagno che invece predilige la manovra come Serafini: "La partita di domenica mi dice che possono giocare insieme (2 assist di Serafini per Giurato ndr). Lorenzo l'anno scorso si è speso molto per la squadra, ora può entrare in una nuova dimensione". Ciò sottintende però un cambio di modulo, dal 4-3-3 al 3-5-2, anche se Del Canuto non la pone in questi termini: "Preferisco parlare di posizioni più che di moduli, è però ovvio che se ho due giocatori che sanno dialogare la via della coppia d'attacco è percorribile".
Un sogno chiamato Eccellenza
É impossibile nascondersi dietro un dito quando fai filotto. Del Canuto lo sa bene e si discosta velatamente dal "basso profilo" auspicato dal Direttore Panfili la settimana scorsa ai nostri microfoni. Per lui, che per motivi sportivi e affettivi è legato in modo indissolubile al paese, quel sogno chiamato Eccellenza sarebbe la chiusura di un cerchio: "Lo dico sinceramente: la vittoria del campionato sarebbe un premio a me stesso. Tutta la mia storia calcistica si dipana tra la Viterbese e la Sorianese, squadre in cui ho vissuto momenti esaltanti. Pensa che quello che oggi è il mio Presidente (Moreno Porta ndr) era il mio capitano, suo fratello (Cristian Porta ndr) era il portiere e io sono l'allenatore di questa realtà: è la situazione ideale per fare qualcosa che rimanga negli annali, c'è un certo stress emotivo che può spingerci a compiere cose importanti". Un'unione d'intenti e d'amicizia che travalica l'accezione sportiva. Adesso c'è una corsa lunga dieci mesi che è appena partita: "Un passo alla volta renderemo orgoglioso il paese".
Daniele Tragnone