- by Leonardo Musio
-
in L’intervista
Andiamo con la persona più adatta alla scoperta di una realtà in ascesa.
Partiamo da una breve sintesi dello scorso anno: qual è il bilancio della stagione passata?
Dopo la retrocessione dell'annata 2021/2022 abbiamo affrontato la stagione '22/'23 con attenzione. C'è stato un cambio di allenatore, abbiamo "fatto quadrato" e ci siamo quasi qualificati ai play-off.
Quest'anno come si affronta?
Cercheremo di figurare bene in C2. Questo l'obiettivo principale, accompagnato da altri obiettivi interni.
Puntate ai play-off? Magari addirittura alla promozione?
Una conferma intorno al 4°/5° posto andrebbe benissimo, sarebbe assolutamente soddisfacente.
La rosa è stata puntellata con acquisti importantissimi, ma non si può dire che puntiamo alla promozione ed ritorno in C1, sarebbe troppo.
Bisognerà vedere cosa succederà; noi daremo il massimo di giornata in giornata ed a fine campionato si tireranno le somme, sperando siano positive.
Come ci si sente ad essere fondatore e capitano di una squadra come la Lositana che negli anni ha saputo mantenere un ottimo livello?
La responsabilità è grande.
A 41 anni è difficile portare benefici alla squadra sul campo, ma ci si allena giorno dopo giorno per trasmettere ai giovani lo spirito che contraddistingue la squadra: stare bene insieme, divertirsi e dare il massimo.
Com'è nato il nome della squadra, evidentemente legato al tuo?
È iniziata come una cosa scherzosa, per gioco. Poi però lo abbiamo lasciato, è diventato il nome ufficiale.
Saranno ben 5 gli impegni di campionato ad ottobre. Si parte sabato alle ore 15 già con un incontro importante importante, in casa contro la Frassati Anagni.
Sì, conosciamo già i nostri avversari: li abbiamo affrontati lo scorso anno. Questo dovrebbe farci stare decisamente più sereni, insieme al fatto che abbiamo lavorato molto bene in tutto il mese di settembre.
Se riusciremo a non pagare l'emozione della prima giornata, potremo fare bene.