- by Gaetano Vitale
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in L’intervista
Parafrasando una vecchia canzone “Il secondo anno è quello più difficile nella carriera di un allenatore”, ma Franco Cioci con il suo Trastevere è pronto a tutto.
CONFERMA E LA PROGRAMMAZIONE - “Dopo la vittoria con il Pineto il direttore mi ha detto che intendeva confermarmi e non ci ho pensato un secondo ad accettare perché se già essere confermarti è gratificante, farlo a Trastevere lo è ancora di più”. E' da queste parole di Mister Franco Cioci che è iniziata la costruzione del Trastevere 2023/2024, con la conferma dell'allenatore che rimette le radici nella sua Roma, per la conferma della sfida del Rione alla Serie D.
INIZIO DA INCUBO E LA CHIAVE PER RIALZARSI - Le prime tre gare però hanno portato agli amaranto un solo punto. Mentre per la scorsa stagione l’inizio era risultato quasi da record (7 punti nelle prime tre sono il terzo miglior inizio in D), quest’anno il principio è stato complicatissimo come detto dai numeri che lo eleggono il peggiore nella storia trasteverina nella categoria, Cioci però non si scompone e resta fiducioso: “L’inizio non è stato assolutamente da noi, 1 punto in tre partite non è una cosa che può succedere al Trastevere. Serve più cattiveria quella venuta fuori dopo la rete subita ad Ardea, a cui abbiamo reagito con voglia invece di crollare”. L’ex Lupa Castelli Romani vuole per i suoi entusiasmo e spensieratezza, elementi che possono permettere ai rionali di giocarsela con chiunque.
IL MERCATO E LA NUOVA ROSA - Il mercato ha portato giocatori nuovi, c'è esperienza e qualità anche da categorie superiori (come Trasciani ex Messina in C): “Secondo me la rosa è migliorata (continua il mister ndr), se è vero che i due under in più non hanno facilitato le cose (un 2004 e un 2005 ndr), è altrettanto vero che i risultati ottenuti non corrispondono al valore che abbiamo. Per essere migliori dello scorso anno non ci vogliono solo le chiacchiere, ma anche i fatti".
ESPERIENZA E AMBIZIONI - Come detto questa è la seconda stagione che Cioci e il Trastevere trascorrono assieme e l’intesa sembra essere eccellente così come la voglia di continuare: “Questa è un’esperienza personalmente magnifica. Non tutti lo dicono, ma Trastevere è un posto dove qualsiasi allenatore vorrebbe stare perché si lavora, ma soprattutto ti fanno lavorare senza condizionamenti esterni”.
Stare bene non fa rima con spegnere le ambizioni e Cioci batte forte su questo punto spiegando quanto sia importante non accontentarsi: “Io ambisco a fare sempre meglio, se quindi l’anno scorso siamo arrivati terzi e abbiamo lanciato i giovani, quest’anno dobbiamo fare un altro passo avanti. I sacrifici che facciamo non sono fatti col fine di accontentarci ma per migliorarci sempre più".