Pietro Codoni, tecnico della Nuova Pescia Romana, fa un piccolo riepilogo storico, passando poi per analisi e considerazioni sulla stagione in corso.

L’inizio dell’avventura

L'avventura di Pietro Codoni al timone della Nuova Pescia Romana dura ormai da sei anni. Il mister, originario proprio di Pescia Romana si è detto sicuro fin da subito del progetto: “Ero convinto che si potesse fare qualcosa di positivo, e così è stato”. Non solo, ci ha tenuto a sottolineare come i successi non sono tardati ad arrivare fin dal primo anno: sotto la sua guida la squadra ha vinto subito un campionato di Seconda Categoria per poi, l’anno successivo, arrivare secondi in Prima Categoria e sfiorare il successo raggiungendo la finale in Coppa Italia. Da lì la Nuova Pescia Romana si è collocato stabilmente nel campionato di Promozione dove milita da quattro anni.

La stagione in corso

Con il mister abbiamo analizzato anche alcuni numeri e statistiche della stagione che sta affrontando la Nuova Pescia Romana. La classifica dice che, dopo sette partite, sono nove i punti raccolti arrivati grazie a tre vittorie e quattro sconfitte, senza alcun pareggio. Proprio sull’assenza di pareggi abbiamo deciso di soffermarci: “Sono due anni ormai che abbiamo un cattivo rapporto con il pareggio, o vinciamo o perdiamo, sarà per il nostro atteggiamento che ci porta sempre a cercare di fare un goal in più dell’avversaria, non abbiamo mezze misure”, ha detto Codoni.

La Rosa

La Nuova Pescia Romana ha unna rosa piuttosto giovane, a cui vengono abbinati alcuni giocatori esperti. Un vantaggio o uno svantaggio avere tanta varietà? Ci ha risposto Codoni dicendo: “In campionati come questo l’esperienza è un fattore molto importante, ci sono squadre che hanno giocatori molto esperti, ma abbiamo un buon mix e stiamo mettendo delle basi importanti”. Codoni si è detto anche molto soddisfatto del lavoro svolto dalla dirigenza nel mettere a disposizione una rosa capace di lottare per la permanenza in Promozione: “La società ha fatto un ottimo lavoro nonostante tutte le difficoltà che può avere una squadra di un piccolo paese come il nostro nel trovare calciatori”.

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