Casagrande si racconta
- by Super User
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in Calcio a 11

La sua carriera è l'evoluzione del portiere, i due temi caldi della prima puntata
Nicolò Casagrande, estremo difensore del Trastevere, è il primo ospite del format Talent Scout di Cronista Sportivo. Il portiere della squadra del rione vive una stagione eccezionale in Serie D, a 19 anni, dopo tante esperienze formative che l’hanno portato a giocarsi la grande chance in una squadra che punta al vertice. Per Casagrande, dunque, è la prima tappa di una lunga carriera nel “calcio che conta”, come sottolinea lui stesso, nel corso della puntata, e gli addetti ai lavori, che l’hanno accompagnato, cresciuto e ovviamente conosciuto appieno. La carriera di Casagrande inizia tra le fila dell’Atletico Lodigiani, sui campi del Francesca Gianni, step di crescita importantissimo visto il blasone della società biancorossa. Subito dopo passa alla Vigor Perconti, trasferimento dovuto allo spostamento con la famiglia in un’altra zona di Roma. La casacca blaugrana diventa una seconda pelle: un percorso cominciato con i pulcini e durato per ben nove anni. Più di un semplice club, la Vigor Perconti, per Nicolò Casagrande. Tuttavia, un altro ospite della prima puntata è mister Persia, suo allenatore ai tempi della Vigor, nonché suo grande ammiratore, adesso che difende i pali del Trastevere e “secondo padre” quando c’è da spendere un consiglio prezioso. Una carriera, quella di Casagrande, in salita, costruita con il sacrificio e il lavoro quotidiano. “Quando è giunta la chiamata del Trastevere ero spaesato ma la fortuna ha voluto che arrivassi da giocatore da under, in modo tale da poter assimilare tanti concetti. Il privilegio di essere inserito in un contesto professionale formato da persone grandi è un’altra fortuna” ha sottolineato Casagrande, nel corso della puntata. Altro tema caldo è il ruolo del portiere e la sua evoluzione. “Parlerei di evoluzione perché negli anni, con il calcio moderno, il portiere ha dovuto apprendere nuovi modi di giocare. Oggi, l’estremo difensore deve saper essere il giocare in più di ogni squadra se sa giocare con i piedi. Da sventare un’azione offensiva pericolosa a creare gioco” ha evidenziato Casagrande. Dunque, il giovane portiere si è raccontato a trecentosessanta gradi auspicandosi un proseguo di carriera roseo, passando sempre dalla strada più consona: del lavoro quotidiano e del sacrificio nel migliorarsi giorno dopo giorno. Agostino D’Angelo