Loading color scheme

Talent Scout: Vincenzo Provenzani

by Cristiano Simeti

Nella puntata di giovedì 1 Aprile è stato ospite in trasmissione a Cronista Sportivo il giovane talento classe ’99, Vincenzo Provenzani, playmaker del Real Sebastiani Rieti, che si è raccontato nel format “Talent Scout”.

Provenzani rappresenta uno dei giovani più promettenti del panorama laziale. Siciliano di nascita che si è approcciato al basket grazie al padre che è stato prima giocatore e poi allenatore. Ha iniziato a 13 anni nel panorama siciliano, successivamente è approdato a Roma alla Stella Azzurra dove è maturato cestisticamente, tanto da ricevere la chiamata della nazionale Under-18 e Under-20. Dopo diverse esperienze in Serie B, a Scauri, all’Alfa Catania e a Sant’Animo, ha ricevuto la chiamata del Real Sebastiani Rieti e attualmente è uno degli giovani più interessanti e promettenti del roster. La convivenza con veterani del calibro di Loschi, Traini gli stanno permettendo di crescere non solo a livello sportivo ma anche umano. Durante la trasmissione Vincenzo ha anche sottolineato le differenze tra la sua ex squadra, la Stella Azzurra e il Rieti, soprattutto dal punto di vista della politica societaria: “La Stella Azzurra crea giocatori e cerca di creare una crescita completa del giocatore, soprattutto in ottica futura. Il Real Sebastiani, invece, è più proiettato a vincere nell’immediato e a lavorare sui giocatori per prepararli alla partita”. Anche sul distacco dalle squadre europee Provenzani ha parlato di una differenza atletica, spesso per merito della presenza degli americani, ma ha anche sottolineato che il gap può essere colmato. In merito alla vita fuori dal campo ha risposto così: “Amo questo sport ma staccare la spina ogni tanto è fondamentale. Non esiste solo il basket, bisogna ritagliarsi i propri spazi per dedicarsi ai propri svaghi e allo studio, per rendere, di conseguenza, meglio sul parquet. Non rendere questo lavoro stressante è il segreto per dare sempre il massimo in campo”. In puntata è stato affrontato anche il tema delle strutture sportive in Italia e delle strutture societarie. Il modello di Provenzani è Derrick Rose: “Rimarrà per sempre nel mio cuore, quando ero piccolo e stavo in Sicilia adoravo Rose quando militava ai Chicago Bulls”. Provenzani si è congedato con una previsione sul suo futuro: “Ovviamente spero di arrivare più in alto possibile, provare a salire di categoria, ma soprattutto di arrivare in A2 con il Rieti”.
Sul talentoso playmaker è intervenuto anche Marco Ferroni, addetto stampa del Real Sebastiani Rieti: “Ha i punti nelle mani, è un play dinamico con visione di gioco, ha il coraggio di osare e spesso penetra anche in mezzo ai giganti. E’ un giocatore energico e intraprendente e ha la stoffa per crescere ancora ed emergere. In campo il suo atteggiamento è quello giusto, riesce a confrontarsi con gente di caratura alta, in campo ha un grande appeal, lo reputo un giocatore completo anche se ovviamente pecca di inesperienza ma ha tutto per ambire ad un salto di categoria”.

 

Cristiano Simeti