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Come si diventa un Giornalista Sportivo?

Raccontare lo sport e farne il proprio lavoro, il sogno di migliaia di ragazzi e ragazze che per spesso si domandano come si diventa un giornalista sportivo?

La differenza tra un giornalista e un giornalista sportivo?
Nessuna, è bene chiarire che i giornalisti, a prescindere dalla materia che trattano (sportiva, cronaca locale, politica...), fanno capo ad un unico Ordine che è quello Nazionale, ramificato per singole Regioni. Un giornalista, quindi, a prescindere dalla sua storia precedente può trattare diversi argomenti purchè rispetti le regole etiche del regolamento professionale che determina l'esercizio della cronaca. I giornalisti si iscrivono all'Albo di competenza della Regione in cui risiedono.

Come si diventa un giornalista sportivo?
Il percorso per diventare giornalista sportivo è la pratica, di nome e di fatto. A prescindere dall'Ordine di competenza, definito alla regione in cui si risiede, ciò che porta all'Iscrizione all'Albo dei Giornalisti Pubblicisti, con il conseguimento del patentino a proprio nome, sono 24 mesi di praticantato dentro una Testata Giornalistica Registrata ad un Tribunale. Il praticantato consiste nello svolgere lavori inerenti al giornalismo (stesura articoli, foto, videoreporting), all'interno di una redazione che nei 24 mesi di collaborazione corrisponda un compenso totalitario (previsto dall'Ordine di residenza).

E' necessario iscriversi all'Albo per esercitare la professione?

La risposta è no, ma di certo essere iscritti ha molti più vantaggi che svantaggi. Essere iscritto significa ricevere tutela lavorativa da un Albo professionale, avere un ordine pensionistico in molti casi agevolato e, ultimo, ma forse più importante l'iscrizione certifica che si hanno almeno due anni di esperienza in una redazione e di conseguenza si ha un vantaggio sui colloqui rispetto ad altri non iscritti. Tutte le grandi testate giornalistiche in Italia, come prima scrematura di curricula, escludono chi non ha il patentino.

Al termine del praticantato come si deve agire?
Al termine del praticantato va redatta la pratica di iscrizione che deve contenere i seguenti documenti: certificazioni di pagamento, pagamento degli F24 a proprio nome, certificazione di collaborazione firmata dal Direttore Responsabile, Allegato B (o D) contenente la lista di tutti gli articoli redatti in 24 mesi (o se videoreporter o fotoreporter copia dei servizi realizzati), CUD, Copia fisica o digitale degli articoli redatti. Purtroppo ogni Regione ha un suo regolamento, per questo motivo, è fortemente consigliato collaborare con redazioni che garantiscano l'aiuto nella redazione della pratica, è consuetudine in Italia per molte redazioni lasciare da soli i ragazzi in questa fase molto delicata che certifica i 24 mesi di lavoro.

Si può arrivare in TV o realmente ambire ai posti più importanti nel settore?
Assolutamente sì, ma è fondamentale, oltre che conseguire il patentino di giornalista, avere tante competenze e ben sviluppate. Per questioni economiche ed organizzative, sia le grandi che le piccole redazioni assumono giornalisti polivalenti in grado di esercitare la professione su più campi (radio, tv, scrittura, redazione articoli...). Per questo motivo è decisiva la scelta della redazione con cui fare il praticantato. Chi si affaccia al praticantato e di conseguenza inizia la carriera non è un professionista del settore, e proprio per questo motivo deve essere tutelato, corretto e cresciuto da una redazione seria ed attenta al proprio nome e alla firma del giornalista stesso, affinchè dopo 24 mesi la professione sia di nome e anche di fatto.

Le redazioni di oggi 
Purtroppo in Italia, sono sempre di più i ragazzi che rimangono scoraggiati nella fase iniziale della loro carriera, ed i motivi sono 2. Il primo, quello più frequente, sono le promesse non mantenute dalle redazioni che non pagano i contributi, o che hanno gravi mancanze nella fase documentale in fase di iscrizione, che spesso compromettono i 24 mesi di lavoro del praticante. Il secondo, invece, è la pessima esperienza fatta fare ai praticanti che decidono di abbandonare il praticantato, esercitato meramente da casa, senza esperienza diretta sul campo e senza alcuna correzione o feedback su errori fatti.

Per questo motivo, è fondamentale una volta presi i contatti con questa redazione rivolgere le seguenti domande:
1) E' una testata registrata?
2) Avrò contatto diretto con Direttore?
3) Cosa farò ed in che modo migliorerò?
4) Mi aiuterete voi per la pratica di Iscrizione?


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