In pochi avrebbero pensato che l'erede di Donnarumma potesse riuscire nell'impresa di non far rimpiangere quello che, per talento e prospettiva, è a tutti gli effetti un top a livello mondiale. Invece Mike Maignan non solo è stato in grado di superare anche la più rosea aspettativa dei tifosi milanisti, ma ha giocato un ruolo fondamentale nella cavalcata rossonera verso il diciannovesimo scudetto diventando il leader a comando della difesa che tanto desiderava Stefano Pioli. Un'ascesa rapida ed inesorabile culminata con il premio di miglior portiere al Gran Galà del Calcio per quanto riguarda la stagione 2021/22.

Una stagione da sogno per Magic Mike che ha impresso l'orma dei suoi guantoni sullo scudetto grazie alle grandissime parate, agli ordini impartiti alla difesa con la decisione e la sicurezza di un sergente ed alla sua grande abilità con i piedi nell'impostare dal basso, culminata con un assist a Leao nella decisiva vittoria per 1-0 sulla Sampdoria. Il suo sguardo attento e furbo nell'osservare l'azione, la sua precisione nelle uscite ed i riflessi di un gatto in mezzo ai pali lo hanno portato ad essere eletto miglior portiere della nostra massima serie alla sua prima - e storica - stagione in Serie A.  

"Quando sono arrivato ho cercato di imparare velocemente la lingua, per aiutare la squadra. Mi è riuscito, riesco ad essere un leader. Dal primo giorno tutti mi hanno fatto sentire a casa mia, società e tifosi unici. Sono un milanista vero".