Mister Anacleto Cesarini ci parla dei primi passi della sua carriera da allenatore, del suo approccio con le nuove generazioni e del rendimento del Lido Anzio in Prima Categoria.

Gli albori da allenatore e l’infanzia con il pallone

La prima avventura in panchina di mister Cesarini è quella con l’Anzio Calcio nella stagione ’86-’87, grazie alla fiducia datagli dall’allora Presidente Pietro Salvini: ”Io sono nato sul campo, mio padre era un ex calciatore, mio zio mi portava a vedere le partite, e io ho iniziato subito a giocare. Da allenatore ho fatto dalla Seconda Categoria alla Serie D. Questo è il trentottesimo anno in panchina”. Nell’infanzia di mister Cesarini c’è anche spazio anche per incontri “mondiali”: ”Io ho avuto la fortuna di giocare con Bruno Conti, lo conobbi quando lui aveva 9 anni e noi 13, nell’Anzio, e già giocava. Poi in un torneo del 1973 venne un dirigente della Roma che gli disse che quella sarebbe stata l’ultima partita prima di andare in estate nella capitale”.

Il presente: il Lido Anzio

Mister Cesarini ha tra le mani una squadra molto giovane, ma la differenza generazionale non sembra essere un problema: ”Potrebbero essere i miei nipoti, ma io mi sento ancora uno di loro. Io sono orgoglioso dei miei ragazzi, sono giovani e devono fare esperienza. Io sono convinto che usciremo nella seconda parte di stagione” Il Lido Anzio e il suo Presidente Di Clemente stanno già sistemando la squadra per affrontare al meglio le prossime partite, e mister Cesarini sembra puntare subito sull’aiuto dei nuovi volti: ”Abbiamo preso un difensore, un centrocampista e un attaccante. Spero di mettere in campo già domenica i nuovi acquisti. Alla prossima abbiamo il Torrino che è una grande squadra, e voglio più serietà. I ragazzi devono capire che sono in una nuova categoria, ma sono fiducioso”.

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