Nella finale della categoria U17 maschile della Montesilvano Futsal Cup si affrontano Orange Futsal e Futsal Cornedo, due squadre che hanno dominato la competizione e anche nei rispettivi percorsi durante l’anno hanno dimostrato la loro superiorità. Sarà una finale tutta da vivere.

PRIMO TEMPO - La partita è estremamente equilibrata, le squadre si prendono più di qualche minuto per studiarsi, senza affondare il colpo e aspettando l’errore dell’avversario. Le prime reali occasioni capitano all’Orange Futsal, che non capitalizza. Ne approfitta, allora, il Futsal Cornedo, che innesca Amoroso e Narciso: il primo offre al secondo, che deve solo appoggiare in porta l’1-0. Lo stesso Narciso ha un’altra grande occasione poco dopo, ma manda a lato. Praticamente sulla sirena, c’è un rigore per l’Orange Futsal. Dal dischetto va Basso, che trasforma: 1-1 all’intervallo.

SECONDO TEMPO - L’Orange Futsal cavalca l’onda dell’entusiasmo e Rissone sfrutta un lancio del proprio portiere per ribaltare il risultato. Il Cornedo ha un inevitabile momento di sbandamento, dove mancano i meccanismi. Amoroso prova a caricarsi la squadra sulle spalle: tiri, giocate da circo e quant’altro, ma la palla non vuole entrare. I ragazzi in azzurro si giocano il tutto per tutto anche con l’universale nel finale e, al netto di qualche rischio, la scelta paga: letteralmente all’ultimo secondo, su una botta da fuori di Dal Pezzo, Lenzi (l’universale) ci mette il tacco per correggere in porta la traiettoria e portare il match ai calci di rigore.

RIGORI - La breve serie dal dischetto (3 per parte) premia la formazione di Asti, con l’errore decisivo proprio dell’uomo della speranza, Lenzi, che si fa ipnotizzare da Vercelli e sbaglia. Freddissimo, invece, Patrisso, che segna un rigore perfetto e consegna il trofeo all’Orange Futsal

Dopo una partita senza senso, che il Futsal Cornedo ha portato ai penalty praticamente sulla sirena, è l’Orange Futsal a laurearsi campione e a portarsi a casa il trofeo. Si chiude così, in maniera pirotecnica, un torneo stupendo, che ha regalato tante emozioni e che meritava una conclusione degna di quanto visto sui parquet di Montesilvano.